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Turismo responsabile e diritti umani: incontro AITR del 13 aprile 2021
Caterina Carmassi - Responsabile Diritti Umani di COSPE Onlus
Renzo Garrone - direttore RAM Viaggi Incontro
Yasmine Abo Loha - Direttrice ECPAT Italia
Iaia Pedemonte - Giornalista e Presidente GRT.
Modera: Angela Caporale - giornalista
Di seguito un estratto del mio intervento, dove sono invitato a parlare per conto di RAM Viaggi, l'operatore di Turismo Responsabile che ho fondato e con cui lavoro.
Il futuro dei viaggi
No al turismo monocoltura
L’antropologo Duccio Canestrini ha postato su Facebook un messaggio video, il 28 marzo, intitolandolo provocatoriamente:
Il turismo dopo l'epidemia. Sarebbe bello se non tornasse come prima.
Il viaggio italiano verso il sud del mondo/2. Turismo Responsabile e dimensione umana
Nell’articolo precedente abbiamo introdotto il fenomeno dei viaggi cosiddetti “di Turismo responsabile” italiani verso il sud del pianeta, partiti nel nostro paese coi primi anni’90.
Nati in maniera pionieristica soprattutto grazie a RAM di Genova, e più tardi sviluppati anche da una manciata di altri operatori riuniti nell’Associazione Italiana Turismo Responsabile (AITR), i migliori tra essi comportano un elemento diverso dal solito, mai assurto ad ingrediente del turismo organizzato, quasi un’eresia: l’incontro con la gente del posto. Cosa si cerca di realizzare? Semplicemente uno scambio autentico in corso di viaggio.
Il viaggio italiano verso il sud del mondo/1. Turismo Responsabile e dimensione umana
Gli anni sessanta del novecento, con il boom economico, rappresentano in Italia la scossa da cui nasce il viaggio turistico di gruppo verso l’estero. Gli ottanta vedono poi le prime esperienze alternative al turismo più solito (con operatori come Nouvelles Frontieres ed Avventure nel Mondo). Ma è solo nei tardi anni novanta che compare il cosiddetto Turismo Responsabile (da qui in poi, TR). Che spesso si dirige verso il sud del pianeta, e quindi si misura coi paesi poveri.