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Un viaggio alla scoperta della Sicilia - oltre gli stereotipi e i luoghi comuni
Una testimonianza del 1 settembre 2022 sull’incontro a Marina di Acate, in Sicilia, tra l’unità/clinica mobile di Emergency coordinata da Ahmed, che opera con un apposito minivan nella fascia costiera tra Gela e Pachino, e un gruppetto di viaggiatori RAM recatisi da quelle parti, coordinati da Renzo Garrone (che scrive).
Presto al mattino, ci trasferiamo con un mezzo a nolo da Marsala a Gela e poi fino a Marina di Acate. Siamo in 5, venuti fin qui per un pomeriggio di interazione con il personale di EMERGENCY impegnato in un programma di assistenza ai braccianti che operano nella zona.
L’appuntamento è dove il minivan si posiziona con regolarità, due volte la settimana, sul lungomare. E’ un pomeriggio difficile presso il Chupa Chupa Supermarket, situato davanti a un mare battuto oggi da un vento molto forte. Che oggi pare oceano più che Mediterraneo, flagellato pure da una sorta di tempesta di sabbia.
Lo stesso Chupa Chupa è strano mica poco, una costruzione bassa, in legno scuro, ad un piano solo. Dall’utilizzo ibrido. Sembra quasi d’essere in sud est asiatico, lungo qualche canale d’acqua dolce. Il supermarket da un lato, scarsamente illuminato, gli scaffali stretti; un bar dall’altro con la ricevitoria, i tabacchi, eccetera. Fuori invece è subito spiaggia, dove la luce scoppia, trabocca, mentre il mare è una gloria di vento e acqua salata e di onde e di spuma. Qui il Mediterraneo, verso sud, conosce come primo confine solo le coste africane. E la sabbia ci viene addosso, nebulizzata, insistente, e continuerà per tutto il pomeriggio.