In Indonesia e particolarmente a Giava, un Alun Alun è la spianata antistante il Palazzo Reale (Kraton), usata per scopi cerimoniali. In tutta l’isola è il cuore dei centri storici tradizionali.

Nell’Indonesia moderna il termine si riferisce alle piazze principali, in città ma spesso anche dei villaggi. Nel passato, come oggi, serviva alle parate militari, a performances musicali e sportive. Ospitava anche incontri tra dignitari di popoli diversi – così almeno avvenne durante il colonialismo, che in Indonesia come altrove fu caratterizzato da violenze e sopraffazioni d’ogni tipo. In questa parte del mondo i dominatori furono gli olandesi.

Abitazione nobiliare nell'Alun Alun di Jogya. A Giava le forme del tetto degli edifici, in particolare, celano vari simbolismi. Foto Renzo Garrone

Murales accanto all'Alun Alun Uttara, centro storico. Foto Renzo Garrone

Ritrattista in uno spazio adibito a mercato, Jogjakarta. Foto Renzo Garrone

“Agli europei e alla popolazione” – scrive lo storico Tim Hannigan nel suo magnifico A brief history of Indonesia – “negli Alun Alun venivano mostrati spettacoli truculenti di animali di specie diverse che combattevano tra loro. In particolare, la lotta tra una tigre e un bufalo. Per gli spettatori giavanesi questi spettacoli celavano un simbolismo. La tigre con la tendenza a reagire rapidamente e violentemente, rappresentava gli europei; il bufalo, lento, dignitoso ma forte, rappresentava i giavanesi. E spesso era il bufalo a vincere.”

 

 

Jogya. Macchinine giocattolo a disposizione nella grande piazza dell'Alun Alun Uttara. Un pò come gli autoscontri italiani, ma senza alcun bisogno di scontrarsi, si azionano a pedali, e specie la sera sono davvero uno spettacolo - divertimento a buon mercato per grandi, piccini ... e turisti. Foto Renzo Garrone

 
Oggi l’Alun Alun a Jogyakarta, cui si riferiscono le immagini di questo fotoservizio, è un luogo deputato soprattutto allo svago, al dopo-lavoro, a beneficio della cittadinanza intera. Di fronte alla grande estensione del pregevole Palazzo del Sultano che qui rappresenta tuttora l’autorità costituzionale – Jogya è una delle principali città dell’isola – il pratone dell’ Alun Alun Uttara (quello a nord) diventa un po’ luna park, un po’ parco-giochi all’aperto, con macchinine giocattolo e giostre, un po’ location per chioschi di ristoro, eccetera. Suggestivo con tutte le sue luci quando fa buio, la calura dà tregua, e la gente si riversa fuori per la serata.Tutt'attorno alla grande piazza si estende poi un bellissimo quartiere tradizionale giavanese, vie strette e pedonali, dove abitano ancora le famiglie che dipendono, a vario titolo, dal grande sistema occupazionale del Kraton (il Palazzo). Per un'immagine di questi viottoli si veda l'ultima immagine in fondo.

Ambulante con le sue luci all'Alun Alun Uttara. Foto Renzo Garrone

Visitano il posto sia famiglie che studenti, visto che Jogya è città universitaria e ospita ragazzi venuti qui a studiare da tutto l’arcipelago. Con le une e con gli altri è facile parlare, lo straniero è il benvenuto. Mi è capitato diverse volte di condividere qualche ora con loro, magari seduti a chiacchierare su una stuoia, per terra, davanti a un tè allo zenzero.

Una via del centro storico di Jogya, ai margini dell'Alun Alun. Foto Renzo Garrone