“E‘ ancora mio padre che esce in barca tutte le mattine alle 4.00“ - spiega Nyoman, 30 anni, figlio di un pescatore del luogo, e pescatore part-time egli stesso - “per andare a gettare la sua rete davanti a Ulu Watu“. Cioè, nel mare davanti alla grande scogliera, sotto uno dei templi più importanti, iconici di Bali.
La scogliera sotto l'iconico tempio di Ulu Watu, nel sud di Bali. Foto Renzo Garrone
Trovo Nyoman affaccendato ai margini della spiaggia a rammendare le reti, assieme ai componenti della famiglia. Nonostante la pesca, questo giovanotto robusto e loquace è certamente andato a scuola ma ha anche avuto a che fare col turismo, visto che parla un inglese disinvolto.
“Mio padre torna poi verso le 9.00“ – prosegue lui – “quasi tutti i giorni con la barca carica. Assieme mettiamo il prodotto sotto ghiaccio, e lo vendiamo direttamente qui, sul posto. Il prezzo del pesce piccolo si aggira sulle 25.000 rupie al kg“ (neppure 2 euro).
Ma diversi pescatori della zona, mi spiegano, fanno altri orari. Spesso escono alle 17.00 e tornano alle 24.00. Per cui in mare c’è sempre qualcuno.
Sulla spiaggia di Jimbaran, verso Kedonganan. Pescatori dipanano le reti. Foto Renzo Garrone
Percorrendo la spiaggia in direzione aeroporto, l’ombra degli alberi frondosi che la incorniciano fa compagnia ai pescatori ed alle loro famiglie, proteggendoli dal fierissimo sole di Bali: sono le 10.00 di una mattina di agosto, e lui comincia a picchiare duro. Lungo la spiaggia giacciono allineati i catamarani coloratissimi, costruiti da carpentieri locali e poi dotati di motori fuoribordo. Una piccola flotta di pesca artigianale, come ce ne sono molte sia a Bali che in tutta l’Indonesia. Qui del pesce, e da queste parti succede spesso, ti innamori facilmente, tanto è buono, abbondante e a buon mercato.
Pescato fresco al mercato tradizionale di Kedonganan. Foto Renzo Garrone
I luoghi della pesca a Bali e il pescato quale attività economica
I principali porti della pesca a Bali sono cinque, spiega Putu Ermawan, guida turistica di fresca laurea in sociologia. Tre di questi sono dediti esclusivamente al traditional fishing. Il principale è Benoa, nel sud dell’isola, dove si tratta esclusivamente pesce. E‘ qui che centinaia di pescherecci all‘ancora stazionano restando visibili a lungo a chi percorra il raccordo stradale di recente costruzione, con viadotti gettati sul mare, costruito per decongestionare uno degli hub di folla dell’isola, la strozzatura Jimbaran - aeroporto - Kuta. Il raccordo è una bretella, una tangenziale a pedaggio, panoramica, che connette direttamente l’area di Sanur con Nusa Dua, ossia l’antica resort dell’ovest di Bali con il mare del turismo d’alto bordo, a sud ovest.
La spiaggia di Jimbaran, all'altezza di Kedonganan. Foto Renzo Garrone
Il secondo porto più importante è quello di Sangsit, nella Regency di Buleleng, a nord, non lontano dal capoluogo regionale Singaraja.
Il terzo porto è Padang Bai, altresì popolare punto di partenza dei traghetti per le Isole Gili (al largo di Lombok).
Il quarto è Celukan Bawan, sulla costa settentrionale tra Seririt e Pemuteran - nel nord ovest.
Il quinto è Pelabuhan Buleleng, di fatto il porto di Buleleng, a due passi dal capoluogo del nord, Singaraja.
Kedonganan, imbarcazioni tradizionali da pesca. Foto Renzo Garrone