Nel luogo ove fu fatta esplodere la prima bomba atomica della storia, a conclusione della Seconda Guerra Mondiale, sorge oggi un grande parco verde, un luogo della memoria consacrato alla pace: il Peace Memorial Park.

Scolaresca all'interno del museo. Foto Renzo Garrone

Costellato di statue realizzate da artisti, punteggiato da reliquie monumentali della vita civile della città al tempo della bomba, il parco è imperniato su un grande, modernissimo museo, molto visitato da gente di tutto il mondo. Nei giardini vi sono simboli forti, come il Cenotaffio delle Vittime, che ospita i nomi di tutti i morti della grande sciagura. Davanti ad esso la gente si raccoglie in brevi preghiere, ognuno a modo suo.

Visitatori all'interno del museo. Foto Renzo Garrone

Tra le tante reliquie sparse nel verde del parco spicca l’Atomic Bomb Dome, ossia lo scheletro di un edificio che, adibito a centro per esposizioni, sorgeva lungo un canale a soli 160 metri dall’epicentro dello scoppio. La struttura subì ovviamente danni serissimi a causa della bomba e del susseguente incendio, che avviluppò l’intera zona, ma l’ossatura metallica della cupola rimase in piedi. Così oggi il Dome, visitato da migliaia di visitatori ogni giorno, funziona da muta testimonianza della grande tragedia di Hiroshima. E dal 1996 è stato iscritto, quale World Heritage Site, nel Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.

La Atomic Bomb Dome. Foto Renzo Garrone

La prima bomba atomica della storia cadde sulla città il 6 agosto 1945. Hiroshima contava allora circa 255.000 abitanti, di cui 70.000 - 80.000 vennero uccise sul colpo. Il 90% degli edifici venne completamente raso al suolo.

Di fronte a una foto dei sopravvissuti. Foto Renzo Garrone

Oggi Hiroshima, non più radioattiva, è una bella città di ponti e di fiumi, percorsa soprattutto da tram ed abitata da 1 milione e 200.000 persone.

Hiroshima è una città di ponti e di fiumi. Foto Renzo Garrone

Hiroshima è anche una città di tram. Foto Renzo Garrone