Volti birmani, tutti ritratti a Rangoon (oggi Yangon), la capitale.
Nonostante ci si aspetti che il PIL cresca del 6,8% nel 2020, le condizioni del lavoro restano sovente infime.

 

Rangoon, attorno alla Sule Pagoda. Foto Renzo Garrone

Rangoon Mercato Bogyoke Aung San. Foto Renzo Garrone

Così scrive Cecilia Brighi in un articolo recente firmato con uno dei leader sindacali locali, U Maung Maung. La Brighi, sindacalista CISL, da decenni è impegnata a documentare quello che accade in Myanmar e a sostenerne i cambiamenti positivi di base, assiduamente. La povertà è maggiore negli stati etnici, scrive Brighi, e in particolare nel Chin (73,3%) e nel Rakhine (78%), ma è molto inferiore nelle città come Yangon (16,1%).
Per chi voglia saperne di più: https://www.twai.it/articles/lavoro-e-diritti-in-myanmar-il-cambiamento-e-ancora-lontano/#_ftn1

Rangoon, alla stazione dei bus di Aung Mingalar. Foto Renzo Garrone

Rangoon, alla stazione dei bus di Aung Mingalar. Foto Renzo Garrone

Rangoon, alla stazione dei bus di Aung Mingalar. Foto Renzo Garrone